In una intervista al quotidiano on line L’Agenda News, ipotizzavo, tra le righe, il recupero della grande caserma del Colle del Gran Serin, per adibirla a rifugio e a centro visite della zona dell’Assietta. La mia proposta ha ricevuto diversi consensi. Vediamo di approfondire l’argomento.
Archivio mensile:Luglio 2017
Un po’ di curiosità: la storia dell’obelisco dell’Assietta
Poco prima che iniziassero i lavori per la piazza militare dell’Assietta si diede mano alla costruzione del monumento a ricordo della battaglia. Il primo monumento fu eretto il 21 luglio 1878 sulla Testa dell’Assietta ad opera della sezione di Pinerolo del Club Alpino Italiano. Il cippo, con l’aquila che teneva tra gli artigli lo stemma sociale del CAI, fu collocato proprio sulla vetta del monte, in corrispondenza della famosa Butta, dove più cruenti erano stati gli scontri. Ebbe una vita piuttosto breve: nell’agosto del 1881 fu trovato infatti gravemente danneggiato, con la lapide infranta e l’aquila spezzata. Del fatto furono, fin da subito, ritenuti responsabili i francesi: si ipotizzò infatti che alcune spie, travestite da escursionisti, si fossero portate in zona per osservare i lavori alle nuove fortificazioni. Nel tornare in patria, questi sedicenti turisti distrussero con le piccozze il monumento che ricordava la cocente sconfitta dell’Armata francese. Si era in piena stagione triplicista e i transalpini finivano senza problemi ad essere i capri espiatori di ogni malvagità: tuttavia, dopo accurate indagini effettuate dai carabinieri della stazione di Fenestrelle, si poté stabilire la paternità dell’episodio di vandalismo, di cui erano in realtà responsabili alcuni ragazzi – anche allora un po’ vivaci! – di Pourrières.
In pieno clima antifrancese, fu subito decisa la ricostruzione del monumento. Le sezioni del CAI di Pinerolo, Susa e Torino misero insieme le loro forze, costituirono un comitato e dopo una capillare raccolta di fondi, arrivarono ad una nuova inaugurazione nel luglio 1882. Il monumento, elevato in pietra a forma di piramide a base quadrata, ebbe un progettista di eccezione, l’ingegner Riccardo Brayda, grande restauratore di castelli e di opere del passato. I blocchi di pietra furono invece scolpiti dallo scultore Davide Calandra di Torino.
La posa del monumento fu opera dell’impresa del biellese Maggia, che, proprio in zona, stava lavorando alla realizzazione delle rotabili militari. L’obelisco reca sulla sommità l’originaria aquila ad ali spiegate, già posta sul precedente cippo; sui fianchi erano invece postate alcune lapidi in bronzo con le epigrafi dedicate ai caduti della battaglia e due corone di fronde e di alloro fuse in bronzo. Il monumento fu inaugurato con una solenne cerimonia il 23 luglio 1882, alla presenza dei rappresentanti del re e dell’esercito italiano e degli addetti militari di Francia, Spagna e Austria. Parteciparono alla cerimonia, tra autorità civili, militari, religiose e locali e i moltissimi soci del CAI, circa 5000 persone. Si può ritenere questo il primo grande raduno della Festa dell’Assietta.
L’AGENDA NEWS ha intervistato Mauro Minola
L’AGENDA NEWS (8 luglio 2017) (Marco Cicchelli) ha intervistato Mauro Minola sul recupero delle strade militari e delle fortificazioni della Valle di Susa.
Qui potrete leggere l’intervista http://www.lagenda.news/minola/